Immaginate una cosa
che vi renda veramente felici.
Come la prima
giornata d’estate al mare, il primo bacio, un sorriso di vostro figlio, un
piatto di trippa in umido, quello che vi pare.
Io ci ho messo tante
decine di anni prima di trovare una cosa che mi rendesse veramente veramente
felice, che fosse MIA.
L’ho scoperta un anno
fa, ed è la Zumba.
Io sono una tipa diversamente
pigra, ovvero una mentalmente pigra che si è sforzata tutta la vita di fare
attività fisica per il proprio benessere, fino a farla diventare una necessità.
Non sopporto l’inattività.
La Zumba è un’attività
aerobica che viene dal mondo del fitness ma si basa, solo vagamente, sui
movimenti base delle danze Caraibiche.
Ho provato quasi
tutti gli sport del mondo, ma nessuno di questi ti fa sudare come 50 minuti di
Zumba. Credetemi.
50 minuti con il
sorriso perennemente stampato sulle labbra.
Con le file di top
dai colori fluorescenti, i brani cantati a squarciagola, mezza classe che va a
destra e l’altra mezza che va a sinistra, il trucco sfatto e le risate di
quelle che ti va via il fiato che già non ce l’hai.
50 minuti che aspetti
tutta la settimana, e che non perdi una lezione neanche se hai la febbre.
50 minuti che il tuo
sedere inesistente da sempre, finalmente sembra aver trovato la sua giusta e
soda posizione.
La mia ultima lezione
di Zumba è stata a fine Luglio.
Era l’ultima lezione
della nostra amatissima insegnante, che definire una forza della natura è quasi
un eufemismo.
Abbiamo deciso di
prolungare e saltellare per un’ora e mezza.
Io non stavo bene e
giuro che ho preso un Aulin succhiandolo direttamente dalla bustina, pur di non
fermarmi neanche un minuto per andare a prendere un bicchiere.
Una classe affollata
e ormai talmente affiatata che i ballerini di Amici ci fanno una pippa.
E alla fine un
applauso liberatorio e un aperitivo improvvisato sul cofano della macchina in
parcheggio.
La Zumba è un ballo,
ma non lo è.
La Zumba è fitness,
ma non lo è.
Non ha regole, è
democratica, tutti possono farla, le coreografie diventano parte di te, te le
sogni la notte per ripassarle e quando senti Daddy Yankee alla radio il tuo
corpo si mette in moto anche se stai guidando, perché una coreografia ti entra
dentro e non se ne va più.
Io amo la Zumba, la
Zumba mi rende felice.
Mi ha guarito dai
dolori alla cervicale, mi ha aperto il cuore e la mente.
Tanto da pensare che
potesse diventare il mio piano B.
Diventare Zin
(insegnante di Zumba) infatti, non è un’impresa impossibile.
Non so se vi ho reso
l’idea.
Quindi, se a un certo punto l’Ortopedico e la
Risonanza Magnetica ti dicono che le tue ginocchia non possono più fare Zumba,
ti si spegne una musica dentro.
E pensate che è la
cosa meno difficile che mi è successa quest’estate.
Non "era" la Zumba. O almeno, non solo. "Eri" tu.
RispondiEliminaE quello ... non cambia.
Grazie al cielo.
Risonanza, o non risonanza.
Okkei Julie, quindi vuol dire che la musica mi si è spenta a prescindere ... mmmm ... può essere ... come sono triste però ...
Eliminaarrivo tardi tardi, ma nella piscina dove vado io fanno anche lezioni di Zumba in acqua, magari anche dalle tue parti e l'ortopedico ti potrebbe dare l'ok.
RispondiEliminaadesso torno ai miei affari e smetto di dare consigli non richiesti!