Storie di tutte le cose visibili e invisibili



lunedì 7 ottobre 2013

Zumba 4 Life



 
immagine estratta dal web

Immaginate una cosa che vi renda veramente felici.



Come la prima giornata d’estate al mare, il primo bacio, un sorriso di vostro figlio, un piatto di trippa in umido, quello che vi pare.



Io ci ho messo tante decine di anni prima di trovare una cosa che mi rendesse veramente veramente felice, che fosse MIA.

L’ho scoperta un anno fa, ed è la Zumba.



Io sono una tipa diversamente pigra, ovvero una mentalmente pigra che si è sforzata tutta la vita di fare attività fisica per il proprio benessere, fino a farla diventare una necessità.

Non sopporto l’inattività.



La Zumba è un’attività aerobica che viene dal mondo del fitness ma si basa, solo vagamente, sui movimenti base delle danze Caraibiche.

Ho provato quasi tutti gli sport del mondo, ma nessuno di questi ti fa sudare come 50 minuti di Zumba. Credetemi.



50 minuti con il sorriso perennemente stampato sulle labbra.

Con le file di top dai colori fluorescenti, i brani cantati a squarciagola, mezza classe che va a destra e l’altra mezza che va a sinistra, il trucco sfatto e le risate di quelle che ti va via il fiato che già non ce l’hai.

50 minuti che aspetti tutta la settimana, e che non perdi una lezione neanche se hai la febbre.

50 minuti che il tuo sedere inesistente da sempre, finalmente sembra aver trovato la sua giusta e soda posizione.



La mia ultima lezione  di Zumba è stata a fine Luglio.

Era l’ultima lezione della nostra amatissima insegnante, che definire una forza della natura è quasi un eufemismo.

Abbiamo deciso di prolungare e saltellare per un’ora e mezza.

Io non stavo bene e giuro che ho preso un Aulin succhiandolo direttamente dalla bustina, pur di non fermarmi neanche un minuto per andare a prendere un bicchiere.

Una classe affollata e ormai talmente affiatata che i ballerini di Amici ci fanno una pippa.

E alla fine un applauso liberatorio e un aperitivo improvvisato sul cofano della macchina in parcheggio.



La Zumba è un ballo, ma non lo è.

La Zumba è fitness, ma non lo è.

Non ha regole, è democratica, tutti possono farla, le coreografie diventano parte di te, te le sogni la notte per ripassarle e quando senti Daddy Yankee alla radio il tuo corpo si mette in moto anche se stai guidando, perché una coreografia ti entra dentro e non se ne va più.



Io amo la Zumba, la Zumba mi rende felice.

Mi ha guarito dai dolori alla cervicale, mi ha aperto il cuore e la mente.

Tanto da pensare che potesse diventare il mio piano B.

Diventare Zin (insegnante di Zumba) infatti, non è un’impresa impossibile.



Non so se vi ho reso l’idea.



Quindi,  se a un certo punto l’Ortopedico e la Risonanza Magnetica ti dicono che le tue ginocchia non possono più fare Zumba, ti si spegne una musica dentro.



E pensate che è la cosa meno difficile che mi è successa quest’estate.

3 commenti:

  1. Non "era" la Zumba. O almeno, non solo. "Eri" tu.
    E quello ... non cambia.
    Grazie al cielo.
    Risonanza, o non risonanza.

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    Risposte
    1. Okkei Julie, quindi vuol dire che la musica mi si è spenta a prescindere ... mmmm ... può essere ... come sono triste però ...

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  2. arrivo tardi tardi, ma nella piscina dove vado io fanno anche lezioni di Zumba in acqua, magari anche dalle tue parti e l'ortopedico ti potrebbe dare l'ok.

    adesso torno ai miei affari e smetto di dare consigli non richiesti!

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