C’è ancora ggggente che mi scrive commenti irritati
relativi al fatto che – a loro insindacabile parere – i miei post sono scritti per ferire la
nicchia e conquistare la massa.
E pensare che il mio
obiettivo è di ferire la massa e conquistare la nicchia.
Cioè, ho votato Pippo
Civati. Vedete un po’ voi.
Io comunque, quelli
che mi criticano non li pubblico.
Ecco.
La Valérie
Gewurztraminer Premieredame ha rotto le balle.
Che se dovessimo
ricoverare tutti i cornuti, non ci sarebbe spazio per i malati veri.
E prima dice che è
stata umiliata pubblicamente, e ‘mo non vuole scrivere più di politica.
Almeno ti hanno
sostituita con una maggiorenne, fattene una ragione.
Un paio di Tavor,
qualche mese di elaborazione del lutto, iscriviti in una palestra e fatti un toy boy. Vedrai che passa.
A proposito di
palestra, ho cambiato palestra.
Mi sono iscritta in
un posto freddo e piuttosto fetido, mal frequentato e mal gestito.
Il vantaggio è che è
semi deserto, e non c’è mai coda ai tapis roulant.
Lo svantaggio è che
sono ingrassata di 4 chili.
Ho uno smarfon costosissimo,
e sono confusa.
Sono in preda di un
profondo disagio elettronico (da quando non si fanno più i manuali di
istruzioni all’uso?) e vittima di una batteria che garantisce al massimo 4 ore
di attività. Cioè, sono in quel limbo che sta tra l’incomprensione e la
dipendenza.
Tipo, ancora non ho
ben capito come funziona Twitter.
Però vi notifico che
ho Francesco Facchinetti tra i miei follower.
Che i casi sono due:
o sono precisa precisa alla Marcuzzi, oppure non gli passa niente.
Ho realizzato che
arrivo sempre tardi.
Sono approdata a
Facebook quando tutti ormai erano sul pezzo.
Ora arrivo a Twitter
e Nicola Savino si toglie perché orami è sorpassato, e bisogna stare su Vine.
Insomma, rallentate.
Io non vi sto dietro.
Da giorni si parla esclusivamente
del triangolo Buffon/Seredova/D’Amico, mi sembra un segnale importante. Quasi
quasi butto lo smartfon e mi abbono a Chi.