Storie di tutte le cose visibili e invisibili



venerdì 31 agosto 2012

Clio anch'io



Premetto che mi è molto simpatica (e anche se non lo fosse non oserei dichiararlo, data la circonferenza di un suo braccio …), e credo che il successo che ha ottenuto sia veramente meritato.

Però devo confessare che a mio avviso alcuni dei consigli della mia corregionale trapiantata negli States, Clio Make-up, sono piuttosto discutibili …
Certi occhi truccati in verde o blu pavone non si possono vedere ...

Ho la fortuna di dimostrare qualche anno in meno di quelli che – inesorabilmente – l’anagrafe dichiara. In molte mi chiedono quale sia il segreto: sicuramente la genetica, ma io sono convinta che molto sia dovuto all’attenzione che ho sempre avuto nella qualità di creme e cosmetici.
Le profumerie sono uno dei miei luoghi preferiti, quindi, frequentandole assiduamente e accumulando consigli, mi permetto di condividere con voi alcuni suggerimenti che potrebbero essere utili:

-     dovendo scegliere, non risparmiate sui prodotti detergenti per viso e occhi. I risultati di una perfetta detersione si vedranno nel giro di pochi giorni, fidatevi
-     ne consegue che non dovete MAI e dico MAI andare a dormire con il viso truccato, neanche se sono le 4 del mattino, avete ballato tutta la notte sopra un tacco 12 e bevuto una serie imbarazzante di gin tonic.
    Tempo stimato per l’operazione, due minuti di orologio.
A parte il fatto che mi fa schifissimo il pensiero, non ci riuscirei mai.
Chi ha questa abitudine ha la pelle asfittica, e sembra che abbia il mascara sbavato tatuato a vita sotto gli occhi.

-     ho spesso sentito dire “mi faccio le lampade perché così non uso il fondotinta, e la pelle respira”.
    Niente di più falso, considerando la formulazione dei prodotti in commercio ora: il fondotinta, soprattutto  nella stagione fredda, è un componente importantissimo per la protezione della pelle da smog e raggi solari più o meno nascosti (tutti i fondotinta ormai hanno un filtro da città)
   
-      quando truccate gli occhi, stendete per prima cosa la matita, sfumatela, poi passate l’ombretto, e ripassate la matita.
L’ombretto farà da fissante, e il trucco rimarrà perfetto per tutto il giorno, evitandovi quelle antiestetiche sbavature.

-      Dopo i 40 anni, sfortunatamente, è meglio evitare l’uso degli ombretti “shimmer”, cioè con i micro glitterini: tendono ad evidenziare le rughette.
Vietati anche gli ombrelli opachi, che spengono lo sguardo e rendono l’occhio cupo.
Contrariamente a quanto consiglia Clio, io non amo gli ombretti cremosi, perché tendono in breve tempo a raggrumarsi ed infilarsi nelle rughe, effetto “zia Gina”.

-      Anche se, come me, amate usare un po’ di terra abbronzante, non rinunciate mai ad un blush nel solco tra gli zigomi e la mascella, in un tono pesca o rosato, a seconda del vostro incarnato (fatevi consigliare da una brava profumiera). Vedrete che il vostro viso assumerà immediatamente una luminosità diversa.

Alcuni penseranno: ma cosa vuole questa qui da noi ... ma chi si crede di essere?
Ci avete pure ragione: questo post rappresenta una via di mezzo tra quella che ero, quella che sono, e quella che vorrei diventare.

Praticamente tutto un equilibrio sopra la follia.



mercoledì 29 agosto 2012

L'estate sta finendo, e un anno se ne va. Spero.



Sono state le vacanze del caldo “che non si sentiva da 60 anni”, e che a me sembra che ormai siano parecchi anni, che fa caldo così.
E che se avessi l’aria condizionata in casa, il caldo a Luglio e Agosto a me piace, pure a 40 gradi con l'afa e le zanzare, che almeno vai fuori la sera con i vestiti sbracciati, e mica con il golfino, come mi è capitato due anni fa, che stavo al mare e la sera facevano 15 gradi e ho dovuto comprarmi una felpa.

Sono state le vacanze delle Olimpiadi, che riempivano le mie giornate e serate, e le ho viste proprio tutte tra una terapia e l'altra, pure il Pentathlon Moderno, che mi è sembrato un mix tra Giochi senza Frontiere e un Palio dei quartieri.

Sono state le vacanze della Settimana Enigmistica completata fino alla fine e agognata ogni martedì.

Sono state le vacanze dell’ennesima, discutibile, orribile canzonetta in Portoghese, che noi Italiani abbiamo deciso che invece è figa, e cecererece, cecererece, cecererece, cecererece, ce ce ce ce ce.
E di quell’altro stordito di Biagio Antonacci, che non ne posso più delle sue vacanze in Salento, che ci sono andata 3 volte e non ho mai visto tutte ‘ste ragazze a ballare la pizzica per strada, io …

Sono state le vacanze con lo stomaco completamente chiuso, gli attacchi di panico, la pelle spenta, crollare su un divano alle 21:30 e svegliarsi alle 5 sperando di essere morta.

Sono state le vacanze che mi sono costate, economicamente parlando, più di un viaggio ai Caraibi, tra benzina e medici e terapie e – soprattutto – farmacie.

Sono state le vacanze dei chilometri sotto il sole per accompagnare mio padre a fare le terapie, le visite mediche, le analisi.
Tre ospedali diversi.

Sono state le vacanze dello sdegno e lo stupore per quanta superficialità e pressapochismo ed imbarazzante impreparazione e leggerezza siano diffuse tra medici e affini. Due reparti di un ospedale che chiudono per ferie e dimettono tutti i pazienti, compresi quelli in emergenza (come mio padre), meritano un post a parte.

Sono state le vacanze che tornare a lavorare è stata la cosa più bella che potesse capitarmi.

Sono state le vacanze che mi hanno messo alla prova con qualcosa di enorme, che non credo riuscirò a raccontare a nessuno fino in fondo, con un accanimento che per giorni mi sono dannata l’anima chiedendomi perché, e si fa fatica a smettere con la dietrologia, perché ci sono momenti che si risolvono solo così, pensando che Dio ce l’ha con te, e non riesci a venirne fuori, perché forse solo quando smetti di chiedergli pietà, succede che vedi un po’ di luce.

martedì 21 agosto 2012

Di consigli preziosi, vacanze annullate, Tata Francesca e altre cose.

Il consiglio migliore me l'ha dato la mia amica Paola.
Che è un maschio nel corpo di donna. Nel senso buono, s'intende.
Lei, che ci è passata due volte almeno, mi ha suggerito di modificare, almeno all'apparenza, la modalità "angoscia" in modalità "scanzonata".
Funziona, almeno per rassicurare le persone che contano.
Poi - geniale - mi ha consigliato di nutrirmi di aperitivi e patatine, che è vero, è l'unica roba che si riesce ad ingerire.
In pratica, mi ha salvato il Campari.

Una vacanza a 400 chilometri da casa, annullata il giorno prima di partire.
Troppa distanza,troppi giorni, troppo caldo.
Lui che mi dice "esci a farti un giro e incontrati con le tue amiche perchè sei troppo tirata e non ti si può più vedere così". Ma le mie amiche si meritano una me migliore. Cioè, io mi merito una serata con le amiche lontana dalle lacrime.

E allora ho scelto un unico week end nel mare vicino a casa.
E per 3 giorni ho quasi dimenticato tutto.
Ho scelto l'unica località che non avevo mai visto.
Troppo democratica per il mio tacco 12 e il vestito di seta.
Troppi Russi, troppi bambini, troppe canottiere e catene d'oro del battesimo e ciabatte trascinate con noncuranza.
Così domenica sera sono andata a cena in un luogo vicino apparentemente un po' più VIP.
E chi ti incontro? Tata Francesca. Quella bionda, per capirci.
In vacanza con la tata. Cioè, lei, il marito, la bambina, e una signora che a me sembrava una tata.
Anche le tate, in vacanza, si scazzano, e hanno bisogno della tata.
La bambina ha succhiato per tutto il tempo un numero non inferiore a tre dita.
Niente ciuccio. Farà bene? Mah, se non lo sa lei ...

Poi si torna a casa e trovo tutto come prima, e capisco che le fughe servono, e che ci deve essere un limite di salvezza tra il dovere, la coscienza, e l'istinto di sopravvivenza.
Ma ancora non ho capito quale.

Dall'inizio dell'estate, giuro, ho comprato 6 paia di scarpe.
Non so se c'entra, ma deve avere a che fare con la compensazione.

Papà migliora poco e soffre ancora molto.
Fino al 29 Agosto, temo, non avremo notizie certe sul suo futuro.

Io ho rimesso due chili sulla pancia.
Pubblicherò quanto prima Pubblico di seguito una foto che testimonia come io ed ET abbiamo svariate cose in comune, oltre che l'attesa dell'astronave che ci riporti nel nostro pianeta.
Testone, braccia secche secche e lunghe lunghe, e pancetta prominente.




Separati alla nascita

Ringrazio tutte le amiche del blog che mi hanno lasciato messaggi e commenti.
Anche voi, lontane e sconosciute, mi aiutate tantissimo.
A presto.




mercoledì 8 agosto 2012

Ci sono cose

Ci sono cose che non si possono scrivere o dire a nessuno perchè sono indicibili e inascoltabili.
Ci sono momenti in cui sei sola con tutto il tuo dolore e quello della tua famiglia, e ci sei solo tu a fare tutto, e vorresti un fratello o una sorella per poter staccare almeno un giorno, almeno mezzo, e fare le cose normali  della gente normale.
Ma poi pensi che tanto tuo fratello o tua sorella, se esistesse davvero, probabilmente avrebbe una sua famiglia e sarebbe in vacanza al mare e poi sai "come si fa con i bambini?".

Io ho smesso di pregare perchè sembra non funzionare.
Ho smesso di mangiare perchè non va giù niente.
Ho smesso di piangere perchè nessuno mi deve vedere, e chi potrebbe vedere non vuole vedere.
Neanche voi meritereste tanta tristezza.

Quanto può durare un periodo così?
Fisicamente ed emotivamente, quando spazio e forza ci sono?

Il vuoto.
Il non sapere più che giorno è.
Non riuscire a provare gioia per niente.
Vedere la gente che ti vive intorno e sentirsi un marziano.
Pensieri orribili e definitivi.

E un'enorme solitudine.
E troppo tempo, o troppo poco, per pensarci.

mercoledì 1 agosto 2012