Storie di tutte le cose visibili e invisibili



giovedì 3 ottobre 2013

Sono una donna tollerante e democratica, ovvero le cose che non sopporto.



Quelli che per svoltare non mettono la freccia.
Quelli che si ostinano a parcheggiare in retromarcia per essere già in posizione favorevole alla partenza, anche quando la logica suggerirebbe il contrario (se sei al supermercato e poi devi aprire il bagagliaio per caricare la spesa, che senso ha?).
Quelle con il girasole finto sul lunotto; ma lo danno in dotazione con la Mini?

Quelle che non hanno mai fatto nessun tipo di attività fisica e che non hanno mai avuto problemi di mal di schiena, cervicali, ginocchia rovinate.
Che tutti dicono che fare sport fa bene, e a me sembra che muoiono solo gli sportivi.
Quelli che si nutrono solo di schifezze, hanno le fattezze di un rinoceronte, e non si ammalano mai.
Quelle che portano solo perizomi in materiale plastico, pantaloni strettissimi, non bevono niente se non l’aperitivo, hanno una vita sessuale quantomeno discutibile e non hanno mai avuto una cistite.

Quelle che dicono “io non potrei mai tradire mio marito” ma hanno una doppia vita e manco se ne sono accorte.
Quelli che non giudicano mai, ma pensano tutto il male possibile, e comunque una botta alla segretaria almeno una volta nella vita ce l’hanno data.

Le persone arroganti e aggressive.
Mi fanno piangere perché non c’è modo di disarmarli, e riescono sempre a ferirmi.
I guerrafondai.
I dissennatori.


Le giornate umide che ti svegli con gli occhi gonfi e la biancheria non si asciuga mai, che poi puzza di marcio e la devi rilavare.
Sulla base di questa dichiarazione, il fatto di vivere sopra una ex palude non agevola di certo il mio benessere.

I ristoranti vuoti.

La pizza fredda.

Gli ortopedici con tariffario superiore ai 140 euro che hanno pure il coraggio di chiederti se ti serve la fattura.

Paola Perego.

I peperoni, l’aglio e la cipolla.


I cake design.
Che non vuol dire niente, dovrei dire i “cake designer” oppure i “dolci decorati”.
Ma ormai è come dire “facciamo l’aperitivo”.
Neologismidimmerda.

I negozi senza bagni.
I bagni senza bidet.
Il sapone neutro.

La cistite interstiziale.

Le scarpe con la zeppa (credo di averlo già detto).

Quelli che in palestra stanno seduti sugli attrezzi e intanto aggiornano lo stato su Facebook.

Quelli che comprano le cene su Groupon.
E anche gli abbonamenti alla palestra, pagando in 6 mesi quello che io pago ogni trenta giorni.

E poi la gente.
In genere tutta la gente, non la sopporto.

12 commenti:

  1. Mi ritrovo, non in tutto ma mi ritrovo, soprattutto nella conclusione!!!
    Un sorriso
    Anna

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  2. La ggggente sono insopportabili, darling.
    Concordo praticamente su tutto.
    Hai dimenticato la ricrescita sui capelli.

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  3. Avevo scritto un commento ma nn lo trovo. L'aglio, la gente che puzza d'aglio, la gente scema anche se non puzza d'aglio, sballasti e consorte con e senza aglio. E per inciso...ti voglio bene anche io
    Raffaella

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  4. si, però la "gente" siamo anche noi.
    Daniela

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  5. condivido tutto. e purtroppo ho condiviso molte cistiti. Se a qualcuna puo' essere utile questo sito mi ha aiutato moltissimo :
    http://cistite.info/joomla/
    Scusa se ho approfittato, ma se può aiutare qualcun altro...
    baci
    Giusi

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    1. Ciao Giusi, grazie mille per la segnalazione.
      Ho consultato il sito, come decine di altri dedicati, ma sfortunatamente la mia cistite non è batterica.
      Dura senza sosta dal 20 Agosto e ho fatto tutto e il contrario di tutto.
      Speriamo bene... grazie !

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  6. @Daniela: sì certo lo so. Infatti ci sono giorni in cui non sopporto neanche me stessa.

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