Storie di tutte le cose visibili e invisibili



venerdì 21 giugno 2013

Nasty

L'idea di aprire un blog mi balenava in testa da anni, molto prima che andasse di moda e inziassero a farlo cani e porci (e mi includo in questa categoria, non me la tiro).

Il mio unico terrore, che mi ha bloccato per anni, era quello della gestione di eventuali commenti negativi che inevitabilmente sarebbero arrivati.

Non ho grossi problemi con le critiche o con chi la pensa in modo diverso da me, non sono permalosa ed essendo una persona obiettivamente sui generis sono abituata al fatto che la gente mi odia o mi ama.
A volte pure mia madre si barcamena a fatica tra questi due sentimenti.
Ciò nonostante so che la rete è impestata di persone, e le persone sono spesso squilibrate, fanatiche, nullafacenti, cattive, infelici.

Inoltre il tema del mio blog, gli argomenti trattati, e il mio modo spesso cialtrone di comunicare, non sono certo calamite per i benpensanti.
Diciamoci la verità: i blog delle mamme sono tutti o quasi santificati dal grande pubblico.
Cioè è difficile attirare critiche quando si raccontano le gesta dei propri frugoletti.
Inoltre, da childfree, ve lo devo dire: le mamme fan paura. Quasi nessuno ha voglia di contraddirle.
Invece una bionda ultra quarantenne senza figli, apparentemente frivola e arrogante, che si permette di dire a voce alta quello che molta gente pensa a bocca chiusa è una gran rottura di maroni, me ne rendo conto.

Finora mi era sempre andata bene.
Ho ricevuto tanti commenti critici ma tutti educati.

Fino ad oggi.

Che ho ricevuto un commento veramente cattivo.
Inutilmente cattivo.

Forse questa mamma si è sentita attaccata per un mio post particolarmente acido. Me ne assumo la responsabilità. Se si è sentita ferita, me ne scuso, ma non era mia intenzione generalizzare.
Forse questa mamma è stanca di sentirsi giudicata per una sua scelta educativa che comunque accetto e rispetto, pur pensandola diversamente.
Forse questa mamma non accetta che quello che lei chiama giudizio io la chiamo opinione. Le esprimo in modo forse sarcarstico, ma le opioni sono diritti inalienabili di ciascuno di noi.

Forse questa mamma non si è accorta che lei stessa si è permessa di giudicare i miei figli senza averli mai conosciuti, a prescindere dal fatto che non li ho.
Io i suoi figli non li ho giudicati.



7 commenti:

  1. Dov'è? Dov'è andata?
    Passamela.
    Ok. Calma.
    Comunque guarda che è normale: non ho mai visto commenti così feroci come sui blog/forum di mamme, tesoro.
    Dipende solo dall'argomento.
    Prova come test, tanto per ridere: ad andare su un forum e scrivere "a me la leche league mi sta sul cazzo e com'è come non è ho sempre incontrato delle invasate.".
    Sangue a fiotti.

    p.s. come va? stai un po' meglio? ti penso.

    Susibita

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  2. Immaginavo si trattasse del post sull'home-schooling.
    Sono andata a leggere il commento e come te rimango stupita dall'integralismo di molte affermazioni.
    Dall'incapacità di considerare opinioni diverse dalla propria.
    E dalla tristezza all'idea che i di lei figli, se educati a casa, non possano sentire più di una campana.
    Con buona pace delle ire di chi crede di avere la verità in tasca.

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  3. però adesso sono curiosa....cosa ti ha scritto? e da che cosa si sente offesa? Io ho due figli ma sono una di quelle che non frigna ai saggi e stamattina, per esempio, ho accompagnato il grande alla partenza per la colonia ed ero l'unica che fremeva, una volta salutato e lanciato sul bus, per andarsene in ufficio (a cazzeggiare, diciamocelo). Ma pur'io in effetti ho la pellaccia dura, l'ultima volta che mi sono incazzata sul serio avevo 15 anni e ho sentito il preside del liceo che, commentando la mia richiesta di nulla osta per un trasferimento, ha detto alla segretaria "che sfiga, pure l'orfana dovevamo beccarci". Gli ho ribaltato la scrivania e ho avuto il nulla osta. Da quella volta coi commenti cattivi mi ci pulisco il culo, se posso usare un francesismo. ;) Ciao. Vale

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  4. Coraggio,
    da mamma ti posso dire che una mamma stanca e arrabbiata può essere moooolto suscettibile e diventare anche cattiva, senza volerlo.
    Non sempre condivido quello che dici o pensi, e ho una visione della vita diametralmente opposta, ma apprezzo la tua schiettezza

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  5. Ciao ragazze, grazie a tutte per il vostro supporto.
    Per chi me lo ha chiesto, il commento in questione lo trovate qui:http://matrignapartitme.blogspot.it/2012/09/homeschooling-ovvero-cosa-serve-il.html

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  6. Sono finita qui a casa tua dal blog di Raffealla. Ho letto il post incriminato e sono d'accordo con ogni parola che hai scritto. Anche se non lo fossi, tuttavia, ti direi "non ragioniam di loro ma guarda e passa" anzi, manco guarda. Perché manifestare il proprio dissenso è un conto, gli insulti tipo "spero che i miei figli non incontrino mai i tuoi" sono altro. E sul delirio di onnipotenza di alcuni genitori... minchia come hai ragione. Sarà che io per diventare genitore me sto a fa il mazzo ma ecco, un po' di umiltà non fa male a nessuno.

    Un abbraccio

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  7. Non serve essere psicologi per capire che quella mamma si è talmente riconosciuta nelle tue parole da sentirsi giudicata personalmente.
    Peggio per lei.
    Erika

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