Storie di tutte le cose visibili e invisibili



sabato 19 maggio 2012

Una noia mortale

Certo, Roberto Saviano non somiglia a Fiorello.
Non veste Dolce & Gabbana e quando parla davanti alle telecamere dondola come un autistico.
Ma una delle cose che mi mandano in bestia, è sentire la gente che dice “uffa, che noia ‘sto Saviano”.

Ma cos’ha di così terribile, la noia?!
Non annoiarsi mai sembra essere l’unico valore rilevante degli ultimi 20 anni.

“Non veniamo a cena perché non ci sono altri bambini della sua età, e quindi nostro figlio si annoierebbe.” E quindi ? La noia non è mica una malattia genetica.

“Non credo sia opportuno che i nostri figli partecipino al tuo pranzo di condominio, non è divertente per due ragazzi” (che invece si sono divertiti da matti, ma non è questo il punto, e comunque, ribadisco, si divertono anche troppo, visti i penosi risultati scolastici).

Io sono figlia unica, e quando ero piccola non mi è mai passato per la mente di pronunciare le parole “mi annoio”. Eppure mi annoiavo un sacco, credetemi.
Ma la noia fa parte della vita, io non l’ho mai contrastata, ho imparato a pensare, leggere, e osservare.
Ricordo serate e pranzi con i miei genitori a casa di loro amici senza figli, ma ricordo particolari e dettagli di quelle case, che non vedo da 35 anni, come se fosse ieri: soprammobili, fotografie, il procedimento per fare il condimento della carbonara.

E quindi trasmissioni come quelle di Fazio e Saviano, o della Gabanelli, sono “pallose”.
“Ma come sei pesante, anche tu, già abbiamo un sacco di problemi, di questi tempi, io con la tivvù mi voglio rilassare”.
Il sacco di problemi, amico mio, è derivante dal fatto che per 20 anni hai votato un tizio che raccontava barzellette, certo, ma anche che tutto andava benissimo, che la crisi era un’ invenzione dei comunisti, che i ristoranti erano pieni e bisognava divertirsi facendo il trenino con Emilio Fede.

Allora, se permettete, io dico che la noia, a volte, è un dovere civico.
E dovete insegnarla ai vostri figli.

Da oggi c’è una ragazza di 16 anni che non potrà annoiarsi mai più.

5 commenti:

  1. Concordo, parola per parola, brava!
    Giancarla

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  2. Ti leggo molto spesso e, pur essendo una nonna, mi sento molto vicina al tuo modo di pensare. Non ho mai commentato perchè mi sembrerebbe di "adulare"...tipo clicca "mi piace" su facebook.., ma oggi non ho potuto farne a meno.
    nonnaelena

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  3. Quanto hai ragione e che pugno nello stomaco l'ultima frase. Grazie per gli spunti di riflessione. Ciao, Valeria

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  4. è un falso eccesso di "bene" quello che porta i genitori ad occuparsi in maniera così asfissiante dei propri figli, questo volergli organizzare tutto il tempo minuto per minuto: è come dirgli ciò che dovrebbero pensare. è pericolosissimo, non fosse altro che per impedirgli di imparare da soli a gestirsi il proprio tempo, l'esatto opposto dell'insegnargli l'importanza di essere autonomi!
    anch'io, quanto mi sono annoiata da ragazzina! ma credo che mi sarei annoiata ancora di più se i miei mi avessero gestito il tempo per NON farmi annoiare: ignorandomi mi hanno costretto a svegliarmi. e non è poco.
    LA LUNA NERA

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  5. Grazie a tutte per avere capito il mio messaggio, temevo di avere scritto con la "pancia", sull'onda emotiva delle notizie appena giunte da Brindisi.
    Grazie a tutte !

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