Storie di tutte le cose visibili e invisibili



mercoledì 15 ottobre 2014

Le matrigne, la tentazione della campagna acquisti, donne che odiano gli uomini



Non so fare i conti senza calcolatrice (anzi, faccio fatica pure con quella), ma alcuni temi, se permettete,  li conosco perché li pratico, con scarso successo nonostante il titolo di questo blog.
Da più di 20 anni e 4 fidanzati figlio-muniti.

Quindi capita che nello spazio di una serata con delle amiche (e figuriamoci se erano estranee) escano una serie di perle di saggezza dalla bocca di alcune mamme divorziate, che mi lasciano quantomeno perplessa.


1)      “Mi troverò un nuovO compagnO solo se piacerà anche a mio figlio”
No ragazze, non ci siamo.
A vostro figlio non piacerà nessuno.
Potrà essere la persona migliore del mondo, finirà per conviverci, ma resterà per tutta la vita un cazzone sfigato che bacia sua mamma.


2)      “Mi troverò una nuovA compagnA solo se piacerà anche a mio figlio”
Ok ok scherzavo … credo che nessun uomo al mondo l’abbia mai pensato.
E se incontrate un uomo che lo pensa, fidatevi, scappate a gambe levate.
Io nella mia strada l’ho incontrato, il mammo. Portatore malsano di infelicità garantita.
Scappate e cercate l’Uomo Alfa.


3)      “Mi troverò un nuovo compagno (una nuova compagna) solo se vorrà bene ai miei figli”
Ma scusate.
Ma se spesso manco voi riuscite a voler bene ai vostri figli, come pretendete che lo faccia un estraneo/estranea? Non è mica automatico amare dei bambini solo perché sono figli di qualcuno che si ama? E vi dirò di più: non solo non è automatico, non è neanche dovuto !
Voi dovete amarli, noi dobbiamo solo rispettarli !

Credo che i miei figliastri mi trovino molto simpatica, ma per loro non sarò mai una parente.
Non credo che “mi vogliano bene”.
Non credo che vogliano bene a nessuno, in realtà.
A 13 e 21 anni si vuole bene solo agli amici (alla compagnia di amici, come unità globale).

Ora ci troviamo in un momento difficile.
Il Figliastro Grande,  intimista e un po’ diffidente, ormai ha la sua vita, e lo vedo pochissimo.
Come tutti i 21enni del mondo lotta per guadagnarsi il premio Nobel per Egocentrismo e Maleducazione.
Va e viene quando vuole, senza avvisare, usa la casa come una trattoria, e si circonda di persone dalle scelte alimentari eterogenee e apparentemente tutti privi di orologio.
Ha una bizzarra forma di idiosincrasia nei confronti della doccia.

Il Figliastro Minore ha 13 anni e mezzo, e quella boria brufolosa e supponente degli adolescenti moderni (sì lo so, ce l’avevamo pure noi la boria brufolosa e supponente, ma almeno sapevamo coniugare una frase di senso compiuto senza il T9, e avevamo ancora una discreta riverenza nei confronti degli adulti). 

C’è stato un periodo in cui mi cercava di più, credo che la mia presenza in casa fosse rassicurante. 
Ora passa allegramente dalle lacrime al sarcasmo, e quando esagera, io scazzo.
Che in fondo, ho 13 anni pure io, se mi provochi.

Lungi da me insegnare nulla, anche perché i risultati che ottengo sono spesso traballanti.
Non esiste una scienza esatta. Ma io ho scelto la strada della verità.

Ci sono pochissimo, per i figli del mio compagno, e quasi sempre a richiesta.
Quando il mio compagno ha i ragazzi, io spesso mi organizzo per conto mio (esco con le amiche, vado dal parrucchiere, vado al mare da sola, guardo la TV, insomma c’ho una vita io …).
Quando decido di esserci, assecondo il mio umore del momento. Nessun sorriso forzato o spettacoli da circo.

Non ho mai fatto nulla per cercare di conquistarli. Per citare la Dott.ssa Bernardini: nessuna campagna acquisti.
Che invece spesso vedo praticare da angosciatissimi genitori biologici, in un triste sconvolgimento di ruoli che fa male a tutti, perfino agli spettatori.
Se ho la luna storta, resta storta pure per loro. Se non ho voglia di partecipare al gioco/film/conversazione, faccio la noiosa antipatica in un angolo.

Contrariamente ai genitori biologici, le matrigne di solito hanno meno paura dei musi lunghi.
Perché possono sempre uscirne.



1)      "Un uomo divorziato, anche se si rifà una vita, resterà sempre innamorato della sua ex moglie, perchè la madre dei suoi figli in fondo resterà sempre la sua famiglia"

Amica.
Ho evitato di farti notare la perfidia della tua uscita, solo perché in fondo mi fai un po’ tenerezza.
Se un uomo prende la straordinaria decisione di separarsi, invece di tenersi l’amante come fanno tutti, non vuol dire che ti ama, vuol dire che proprio non ti regge più.
Fa male, ma è vero.
Sono passati 10 anni, fattene una ragione.

Per quanto mi riguarda, il mio uomo l’ho incontrato 7 anni dopo il suo divorzio, quindi nulla mi può essere attribuito.
Il mio uomo è innamorato di me. Follemente.
Dovresti vedere come mi guarda, di nascosto, mentre sono occupata a fare altro.




 




8 commenti:

  1. e vaiii
    ti quoto su tutto (sarà che anche io sono un po' selvatica , anche se madre di due figli)
    e comunque, secondo me, alla lunga i due bipedi ti saranno grati della tua sincerità! Niente di più controproducente dell'affetto forzato!!
    giusi

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  2. bel post, complimenti!
    per esperienza personale vorrei aggiungere che voler bene alle "matrigne" è possibile.
    la mia mi ha sempre rispettato senza lusingarmi forzatamente. l'ho conosciuta quando ero adolescente musona egocentrica etc. e spesso mi ha criticato o semplicemente ha avuto il coraggio di dissentire.
    così pur non essendo diventata una parente è diventata un'adulta che mi ha visto crescere e a cui qualcosa devo. quando (ora che di anni ne ho 36) ci vediamo e chiacchieriamo è bello.
    certo, forse il fatto di essere donne entrambe ha fatto la sua parte...
    comunque è la prima volta che ti leggo, ma tornerò!
    volpe

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    1. Grazie Volpe, mi consola sentire l'opinione di qualcuno che sta dall'altra parte !
      Benvenuta, un abbraccione !

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  3. Finalmente sei tornata a scrivere! adoro i tuoi post diretti e senza fronzoli! Ho scoperto per caso il tuo blog mesi fa....condivido molto di quello che scrivi! Continua please! Elena

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  4. Amica. Che ti devo dire. Ovvio che hai ragione.
    Ai figli poco importa delle esigenze dei genitori. Gli basta che svolgiamo il nostro compito di erogatori di beni e servizi.
    Sul rifarsi una vita, come abbiamo detto più volte davvero è già difficile farceli piacere noi gli adolescenti malmostosi. Figurarsi a chi non ne condivide il patrimonio genetico.
    Ne ho svariati esempi attorno e non.
    L'unica vera cosa importante è il rispetto. Per loro ma anche da parte loro.
    E qui comincia il difficile.

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    1. Post che ho scritto di getto e senza rileggere, infatti è venuto malissimo a livello stilistico ... ma il concetto resta quello.
      Riassumibile nella tua geniale definizione di genitori: erogatori di beni e servizi.
      E' difficile veramente per tutti.

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