Storie di tutte le cose visibili e invisibili



giovedì 29 marzo 2012

Di fame d'amore e forza di volontà



Se si chiede a qualsiasi persona mi conosca di descrivermi, tutti rispondono "Bionda, alta e magra".
Eppure alla nascita pesavo 4 chili e mezzo.
Un ammasso urlante di capelli neri, rossa in faccia come un gamberone, decisamente bruttina, perfino mio padre lo sostiene (il parere di mia madre è irrilevante perché credo che mi trovi brutta anche adesso).

Sono sempre stata un po’ robusta, anche se molto alta rispetto alla media dei coetanei.
Ho affrontato la mia prima dietologa a 18 anni, e ho perso 10 kg. in 8 mesi.
Il dietologo numero due l’ho incontrato 6 anni dopo, che di chili da perdere ne avevo quasi 20.
Che comunque io quando devo seguire un regime sono un mostro di coerenza.
Non sgarro mai, dominata da un Super Io con i contro-c….

Ma in mezzo, ci sono state tante cose.
Ci sono state delle pillole magiche che acceleravano il metabolismo, che dovevo prendere per due settimane ma già che c’ero ho finito la scatola.
Ci sono state le abbuffate notturne, di tortellini crudi e formaggio e biscotti e qualsiasi cosa fosse non necessariamente commestibile, e il disgusto di se, e la nausea e il senso – comunque - di vuoto e inadeguatezza.
Ci sono stati i digiuni, il toast che bastava per 3 giorni, l’insidioso senso di potere e di forza per quel dominio sui bisogni, che mi faceva sentire padrona del mondo e incredibilmente piena di malsana energia.

Molte diete e qualche fidanzato che ha avuto l’ardire di lasciarmi, e ho acquisito il mio peso forma che conservo da circa 13 anni con oscillazioni di un paio di chili in eccesso o in difetto.

Non sto qui a pontificare sulle origini e le cure dei disturbi alimentari perché è un tema delicatissimo e non può venire affrontato con superficialità.
Io ho fatto il mio percorso, e credo che in fondo non si guarisca mai.
Si impara a gestire con serenità.

Tutti i venerdì mattina, scientificamente, salgo sulla bilancia e segno il peso nella mia agenda.
Compatibilmente con il reflusso gastrico e l’ernia iatale e la gastrite, mi piace mangiare e bere bene e adoro i ristoranti più dei tacchi alti, ma mangio in modo sano e piuttosto equilibrato.
Le schifezze mi fanno schifo e non sono golosa di dolci.
Vado in palestra e a correre, ma con una sana incostanza.
Non sono una fanatica, ma sono cosciente di quale sia il punto di non ritorno, e cerco di evitarlo. Due chili in più e mi sento a disagio.
E’ il mio lato fragile.

Per questo, e molto altro - tra cui la malattia di mio padre - in merito al sovrappeso ho delle opinioni spesso deprecabili e di manifesta intolleranza.
Non credo molto a chi sostiene di sentirsi a suo agio dentro una taglia XL.
Nel senso che non credo esista una donna al mondo che pesa 90 kg., si guarda allo specchio e si vede una gran gnocca. Se esiste, la ammiro, ma credo comunque che faccia del male al suo corpo.

Insomma, so’ pure un po’ stronza, ecco.

Ognuno di noi ha i suoi confini di tolleranza, e questo è uno dei miei.
Convivo con i miei buchi neri, e li ho talmente analizzati negli anni che mi sento pure autorizzata a coccolarli.
Anche perché in questo caso nessuno mi può accusare di parlare senza cognizione di causa…

3 commenti:

  1. oltre al giusto peso hai raggiunto anche un equilibrio invidiabile.
    anzi, credo che il secondo abbia generato il primo.
    complimenti.
    LA LUNA NERA

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  2. Luna Nera, gli equilibri sono sempre precari, e il cammino è sempre in bilico. Soprattutto, è più facile essere lucidi analizzando la vita degli altri, che la propria ... ti ringrazio per le bellissime parole, torna presto! (Ma Luna Nera ... perchè questo nick name negativo ?)

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  3. ero convinta di averti già risposto ma...mi sbagliavo. oppure sono svanita (più la seconda):
    mi firmo così perchè, la prima volta che ho commentato in un blog, trovandomi all'improvviso a dovermi identificare, mi è balenata in mente la zingara televisiva che alzava la carta e con aria enigmatica esclamava "La luna nera!". quel giorno ero abbastanza incazz.. e avrei davvero voluto essere una strega (più che una zingara!). Ormai mi ci sono affezionata e, comunque, non sono sempre di umore nero, eh!
    ciao!
    LA LUNA NERA

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