Storie di tutte le cose visibili e invisibili



mercoledì 18 settembre 2013

Amor ch'a nullo amato amar perdona

Mi sono casualmente imbattuta in una divertente striscia televisiva chiamata “Mamma imperfetta”, e dopo un passeggero momento di nausea con sottotitolo “ebbastaaaa ste mammeeee, fatemi vedere una televendita” mi sono fermata a guardare, e ho trovato uno spunto di riflessione molto interessante. 
La protagonista, mamma spettinata ed indaffarata e dichiaratamente vittima di se stessa e del tempo che non basta mai, si chiede perché i genitori moderni vivano perennemente nel disperato (e pleonastico) tentativo di farsi amare dai loro figli. Cercando la loro approvazione, compiacendoli in tutto e per tutto, trasformandosi molto spesso in filiali umane del Circo Barnum per essere genitori simpatici, affabili, disponibili, divertenti, insostituibili. 
Non con il lecito desiderio di vedere i propri figli felici e sereni, bensì con quell’ansia latente che accompagna un atto di seduzione, quel meccanismo automatico di competizione (io contro il resto del mondo), come si fa con un innamorato poco coinvolto, nei rapporti di coppia squilibrati (cioè quasi tutti). 

Le conseguenze di un atteggiamento di questo tipo sono facilmente intuibili. Poca autorevolezza e autorità, nessun punto di riferimento, ne’ disciplina, ne’ educazione alla vita. Molte mamme parlano di “amore incondizionato”, ma evidentemente non ci credono granché … 

Nelle coppie separate la dinamica diventa forse più comprensibile ma non meno pericolosa: nella più o meno inconsapevole gara per offrire di più dell’altro genitore, alla fine chi ci perde sono proprio i figli. 
Dare troppo equivale a non dare nulla. E i ragazzi sono confusi, senza limiti e indicazioni sulle priorità della vita. 
Si sentono poco protetti perché è evidente il meccanismo di competizione che nulla ha a che vedere con loro. 
E tra l’altro, nello sforzo sovrumano di garantire le vacanze più divertenti (tanto vince sempre la mamma, a prescindere), si finisce per mandare a scuola i figli senza libri. Le priorità, a volte ...

Il meccanismo in realtà mi pare ancora più complesso e morboso, perché notoriamente questo atteggiamento di accondiscendenza cieca per non deludere le aspettative e ricevere amore da chi li ha generati, dovrebbe essere insito proprio nei bambini. 
Quindi mi viene da pensare che si instauri un meccanismo perverso tra parti che non riescono a rassicurarsi e proteggersi. 

Da dove viene tutta questa insicurezza? I nostri genitori non si sforzavano per farsi amare. Loro sì che conoscevano l’amore incondizionato. 

I figli amano i genitori, anche quelli imperfetti. 
Perfino i genitori che non li amano affatto. 
Anzi, soprattutto quelli. 

Non so, voi cosa ne pensate?

9 commenti:

  1. Penso che hai fatto un convincente ragionamento. Sono d'accordo con te, ma forse perchè non ho figli.
    A volte le mamme mi danno un po' la nausea quando vogliono fare sempre il meglio per i loro figli. Io nn ho avuto il meglio, io ho avuto il meglio per me e amo i miei genitori. Quindi madri e padri moderni, tranquillizzatevi...nessuno vi denuncerà se non organizzate la festa perfetta ai vostri bimbetti, o non li portate in vacanza in un luogo fichissimo...vi ameranno lo stesso!

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  2. Io i figli li ho e sono d'accordo con la tua analisi per quello che vedo in giro. Personalmente ai miei cerco sempre di rifilare una sorta di "frustrazione ottimale", cioè li alleno alle frustrazioni a cui andranno incontro illudendomi che funzioni un po' come nello sport: mica ce la fai a fare una maratona se non ti alleni. Poi il meglio è relativo, le vacanze le facciamo in posti che ci piacciono o ci incuriosiscono e abbiamo voglia di vedere, per semplificarmi la vita scelgo posti dove si possano fare cose adatte alle loro età (5 e 10)ma dove anche io possa avere soddisfazione e ogni anno che passa diventa più semplice e le esigenze di tutti si incastrano meglio. Comunque i figli ti amano INDIPENDENTEMENTE da quello che fai. Io la mia mamma la amo anche se è un po' stronza e con l'età peggiora...;)

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  3. @Madness: anche la mia opinione è palesemente di una senza figli, però sono un po' stufa di sentire cose del tipo "tu non hai figli e non puoi capire". I figli degli altri vivono in mezzo a noi, e quindi io li vedo e li vivo e posso permettermi di esprimere un'opinione che, talvolta, può essere anche più obiettiva perchè vissuta guardando le cose dall'alto.

    @Anonima/Anonimo: anche mia madre è notoriamente stronza e mi ha rovinato la vita, eppure la amo...

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  4. mi sono scordata di firmare....l'anonimo sono io...ciao, Valeria

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  5. Dunque, generalizzando: tra lo sforzo continuo nel cercare l'approvazione o l'apprezzamento dai propri figli (dei genitori attuali?) e quello di sbattersene altamente i coglioni (dei nostri genitori?) non so quale sia peggio.
    Mi pare che il fatto che alcuni dei nostri genitori abbiano fatto del male ai propri figli, peccando di poca attenzione/sensibilità/umiltà, e che NONOSTANTE questo noi li amiamo lo stesso, bah, non sia proprio un successone. No? Cioè sì ti amo, sei pur sempre mio padre/madre, però sticazzi, ogni tanto, dico ogni tanto, essere messo prima di te, avere la tua attenzione, non mi avrebbe fatto schifo.
    Forse il meccanismo automatico - altrettanto sbagliato- della generazione successiva, è quello del "lui come mi vede? lui come la vive? mi sto sforzando abbastanza? me lo rinfaccerà da grande?", degenerando nell'eccesso opposto.
    Quanto all'amore incondizionato non ho mai capito bene cosa s'intenda dire. Tipo io sono certa, dentro di me lo sento, che se dovessi dare la mia vita per loro, io lo farei. Se dovessi scelgliere tra me e loro, sceglierei loro. Tipo Lili Potter, per capirci. Per fare un esempio colto, dico. Però se mi dici di accompagnarlo in piscina e stare fuori a pirlare per 50 minuti senza avere vicino manco il supermercato o la posta dove almeno far rendere quel tempo - ecco- io lì mi fermo e le mie condizioni le pongo. No, scusate. L'autista no, non chiedetemelo. L'avada kevadra, piuttosto.
    Per il resto - gente- che dirvi? non ho mai fatto una cosa così difficile come avere dei figli, e dire che ho dato greco 2.
    Poi volevo aggiungere che pure io - siccome sono una persona coerente- quando ho visto la web serie ho pensato "due coglioni ste mamme. Checcazzo sembra che i figli nascano/piscino/vadano a scuola solo adesso" però poi invece l'ho trovata vera, e autoironica, solo un filino autocelebrativa. Come tutte le madri, del resto.

    Susibita

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  6. @Susibita: sì beh, in realtà hai ragione anche tu. Tipo che mia mamma mi mandava in piscina da sola e ogni volta che piangevo per qualsiasi cosa invece di consolarmi mi insultava.
    Ma la mia non voleva essere una critica polemica, era solo una curiosità.
    Come al solito il giusto sta nel mezzo, e quindi non esiste.
    Detto questo, sei sleale.
    Mi citi Lili Potter e mi fai sentire in colpa per le mie sferzate ciniche childfree...

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  7. Tess: ma perché ti senti in colpa? guarda che io trovo queste tue incursioni nel mondo childsì rispettose e intelligenti, anche se un po' ciniche, ok. Ma dico, non è che sei cinica colo con le madri, dico.
    Che poi è il tuo bello.
    Lo sapevo che avresti colto la citazione potteresca, l'ho fatto apposta. Si chiama captatio benevolentiae, capisciamme.

    Susibita

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  8. Vabbe dai, adesso che avete finito di commentare dotto arrivo anch'io.
    Ne abbiamo gia discusso di persona e mi trovi d'accordo su tutto.
    Poi devo dire che magari i genitori stronzi li ami lo stesso perche non ne hai altri, ma ti stanno un po' sulle balle comunque.
    Non so se nonostante i miei sforzi io riesca ad essere equilibrata, perche per definizione le cose si capiscono sempre dopo.
    Una volta i figli si facevano perche era ovvia conseguenza del matrimonio.
    Ora sono spesso visti come una forma malsana di realizzazione o compensazione.
    La sana via di mezzo e' lungi da venire..

    (E comunque anche se non si e' madri, si e' sicuramente figlie e gia questo consente un punto di vista sul tema)

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  9. Posto che come dice Tess il giusto sta nel mezzo e quindi non esiste, non so se avrei amato i miei se non se lo fossero meritato. Molti li amano incondizionatamente, non tutti. E qualche genitore stronzo, detto tra noi, ha fatto male davvero ai propri figli. Come sempre Tess fai riflettere. Che dirvi? Vorrei che mio figlio mi amasse perchè sceglie di farlo, come il mio compagno o come le amiche, indipendentemente dal fatto che sono suo madre.
    Raffaella

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