Storie di tutte le cose visibili e invisibili



giovedì 18 aprile 2013

Quello che ci può stare dentro un week-end di sole

IO-NON-HO-SCARPE

Metti un venerdì di pioggia incessante, dopo settimane di pioggia incessante, e freddo.
Metti che poi all’improvviso spiove, e spunta il sole.
Quel sole diverso, frizzante e luminoso, che profuma di promessa e di fiori di pesco.

E tutto il grigiore e la ritenzione idrica e i capelli indomabili e la tristezza, d’improvviso scompaiono, e tutto quello che fino ad un giorno prima sembrava irrisolvibile e denso e stagnante come una nuvola di fango, si dissolve senza capire come, e il cuore si apre.

E allora, uscire dall’ufficio alle 18 con la carica a mille, e decidere senza averlo deciso che l’interruttore va riacceso.

Fare l’aperitivo nel mio bar preferito.
Fare l’amore, mangiando patatine al gusto di lime e pepe rosa.
Andare a mangiare la pizza con gli asparagi.
Andare al cinema, allo spettacolo delle 22.30, e morire di sonno nell’attesa, ma poi trovare una storia bellissima, e restare svegli.

Andare a passeggio in centro città, senza giacca.
Bere il caffè al bar.
Comprare due paia di scarpe, cercarne un paio con il tacco medio e comprarne invece un paio rosa, con il solito tacco esagerato, che non metterò mai .
Bere l’aperitivo seduti al sole, in piazzetta, tra i rami di ciliegio.
Fare il cambio di stagione nell’armadio e nel ripostiglio per fare spazio alle scarpe rosa. E a tutto il resto.
Lavare i capelli.
Andare ad una cena con le ex compagne di classe, che non vedevo dal 1988, e trovarle tutte meravigliosamente identiche ad allora.
Tentare di entrare in un affollatissimo locale alla moda, trovare la musica troppo alta e le ragazze troppo stronze, ed uscire di corsa.
Fare l’amore.

Dormire fino alle 11:40 del mattino. Non succedeva dal 1991.
Andare a pranzo dai miei e lasciare tutto nel piatto.
Coccolare i cani.
Andare a passeggiare sulle mura della città, con un vestito estivo leggero e sbracciato, e senza calze.
Comprare 3 saponette di Marsiglia al gelsomino. Solo perchè sono rosa.
Fare merenda con una birra bavarese.
Comprare per cena del churrasco Argentino, in un chiosto chiassoso.
Fare la seconda merenda con un aperitivo al Campari e un crostino con il lardo di colonnata.
Cenare con il churrasco di cui sopra e la torta di fragole e crema avanzata dal pranzo.

E il lunedì ti sembra tutto più leggero.
Anche se dura solo per poco.

7 commenti:

  1. adesso sì che è primavera!
    che bella carica che ti sento addosso, sarà il sole, come per me.
    ciao!
    LA LUNA NERA

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  2. Hai fatto un sacco di cose stratosferiche, sono incuriosita anch'io da quelle patatine, dimmi come sono? E dimmi anche ma tu e PDC vi cnonoscete per davvero?
    (se vuoi rispondere, scusami a volte mi parte l'embolo santa inquisizione).
    Ti auguro che la leggerezza primaverile duri a lungo.
    http://ilibridisandra.wordpress.com

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  3. Spicchi di sole, sorsi di buon umore.Anche se durano poco è da lì che prendiamo l'energia.
    Bella che sei. Ma davvero hai comparto le scarpe esageratamente rosa con tacco esageratamente alto?
    Raffaella

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  4. @Luna Nera: buona primavera anche a te, speriamo che duri!

    @Sandra: le patatine sono buonerrime!! Mi sembra che siano PAI, le ho trovate al supermercato.
    Il gusto del lime dona freschezza.
    Ti confermo che PDC è la mia Amica del Cuore, quella che sarà per sempre. E Ciccio è IL MIO nipote.

    @Raffaella: grazie, le mie scarpe sono effettivamente esageratamente alte ma di un bel rosa antico, con il platform color tortora.
    Sono belle, ma un reale strumento di tortura ... :(

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  5. E' vero, si rinasce con la primavera, vien voglia di mare, di star alzati fino a tardi, di acquisti inutili perché così ti va.
    Vine voglia di sorridere, a prescindere.
    Ovviamente le patatine le hai prese perché il pepe era rosa, giusto?

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  6. @ciccina: ovviamente sì. Dopo un inverno all'insegna del beige, ho avuto un improvviso ritorno al Barbie style ... :O

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  7. Ma che bello ! La prossima volta vengo anche io !! Sabri

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