Storie di tutte le cose visibili e invisibili



lunedì 29 aprile 2013

La mamma dei cretini

Sono lì che preparo il pranzo domenicale (scaldare nel microonde i cannelloni della rosticceria impone un certo grado di preparazione) e guardo il TG.
Tralascio i commenti sull'eventualità di mostrare certe immagini perchè ho la mia opinione in proposito.
Ci sono madri, figli, mogli, fratelli, amici, che guardano il TG.
A volte certi primi piani non servono a niente.

Comunque.

Intervistano un giornalista ancora giustamente alterato dalla paura, dall'incredulità, che racconta di quel momento di sole, della gente, degli spari, delle grida.

Ma di tutto quello che è successo ieri, io mi ricordo un'unica cosa, che non riesco a togliermi dalla testa.

Dietro il giovane giornalista, un coglionazzo che ride al telefono facendo le faccine alla telecamera.
Probabilmente sta parlando con la mamma, la fidanzata, l'amico, il fratello, tutti della stessa Famiglia Coglionazzi, e gli sta dicendo qualcosa del tipo "aò, sintonizzate su raiuno che me stannò ad inquadrà, chiama pure nonna, che robbba  !!!".

Penso a quel coglionazzo.
E soprattutto ai coglionazzi che gli danno retta al telefono.

La crisi, il governo, la disperazione, le separazioni, psicopatico sì psicopatico no.
Io riesco a pensare solo a quel coglionazzo.
Pensieri molto cattivi.
Molto.
Cattivi.


3 commenti:

  1. Di coglionazzi così ne ho visti a valanghe, soprattutto in trasmissioni tipo "Chi l'ha visto" e la Sciarelli ha più volte inveito (fortunatamente)

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  2. Non c'è limite alla tristezza di certi individui ... Sabri

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  3. Non l'ho visto, ma condivido i tuoi cattivi pensieri.

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