Storie di tutte le cose visibili e invisibili



giovedì 14 marzo 2013

Il "mio" modo di pensare Francesco



Sono notoriamente piuttosto lontana da Vaticano Spa.
Quando ero piccola – cresciuta in una famiglia “rossa” nella regione più Democristiana del Mondo – andare a Messa e a Catechismo era la mia personalissima trasgressione.

C’era chi si metteva a limonare al Dopolavoro Ferroviario invece di andare a scuola.
Io andavo a cantare l’Alleluja.
Ragazza piuttosto emarginata, peraltro.
Roba grossa.

Comunque, penso di avere già parlato qui:  

Non ho seguìto per niente le recenti vicende ecclesiastiche, per mancanza parziale di interesse e per altre faccende.

Ma ieri sera a reti unificate c’era questo scorcio di Via della Conciliazione battuto dalla pioggia, gremito di gente che manco Vasco Rossi a San Siro nel ’92, e quindi mentre stendevo l’ennesima lavatrice ho visto, anche io, in diretta con Mentana.

In testa un’ennesima tragedia nella mia famiglia, un ragazzo, con il sorriso buono e le mani d’oro, e un incidente che non si può neanche immaginare e raccontare, e io da domenica non riesco a non pensare a lui, e alla sua fidanzata, in ogni singolo momento.

Dalla TV accesa ho solo sentito dire “Francesco”.
E ho pianto come una cretina.
Capirai che novità, comunque.

Perché Francesco è l’unica cosa che mi ha trasmesso mia madre, insieme alla forma delle labbra, l'odio per il circo e la passione per le lunghe camminate.

Perché Francesco è dentro una chiesa dove sono entrata, in un indimenticabile, spaventoso giorno d’estate, quando sarebbe bastato un alito di vento a spezzarmi definitivamente le ali.

Perché Francesco riposa dentro una cripta, dove sono stata una volta, tanti anni fa, con il cuore infelice, e dove sono stata al mio ultimo compleanno. E gli ho chiesto tante cose, e forse niente. Ma ogni volta il cielo era così azzurro, e la chiesa così bianca.

Perché Francesco è mio nipote, che non è il mio vero nipote, ma non dimenticherò mai quel giorno di fine Novembre, quando l’ho visto dietro il vetro della nursery e ancora prima di sapere che era lui, l’avevo riconosciuto.

E poi l’ho visto, questo nuovo Papa, e mi sembra che somigli a Tony Servillo che parla come Belen Rodriguez, ed ho provato tanta simpatia.
Sarà perché mi piace il bianco ma non mi piacciono il rosso e l’oro se non sull’albero di Natale.

Non parlo di cambiamenti, umiltà, misericordia, povertà e verità.
Non parlo perché non sono informata sui fatti.
E poi comunque, che tutti gli esseri umani debbano avere gli stessi diritti, dovrebbe garantirlo lo Stato, prima della Chiesa.

Dico solo che spero che mi porti fortuna.
Che questo “Francesco” non sia un caso.
Che sia un segno, per quel ragazzo in quel letto d’ospedale, per la sua fidanzata con troppo dolore in questi pochi anni di vita.
Per la mia famiglia, egoisticamente.
Per me e per loro.

Una botta di culo non ci farebbe male.

8 commenti:

  1. Da dove comincio...?
    Da "l'ennesima lavatrice"??? Hilarious. Love love love you.
    Dalle emozioni che hai provato in Assisi, da quelle che si provano in chiesa anche se non si sta chiedendo niente a nessuno, respirandone semplicemente la PACE?
    Dalla tragedia del tuo amico, che ci ricorda quanto siamo fortunati?
    Da quel "nipote che non é tuo nipote", dall'innamoramento per lui, forse come per me figlio dell'ennesima amica "persa alla maternità" ma che, in fondo, ti ha fatto un regalo enorme.
    Non so da dove cominciare per dirti quanto, sempre, le tue parole risuonino con tante cose che ho dentro.
    Soprattutto le ultime.
    Perché é vero, ci é rimasta solo quella in cui sperare, in Italia, nella Chiesa, in famiglia, nel lavoro -- una botta di culo. Statisticamente, prima o poi arriva. Cerchiamo di saperla riconoscere.

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  2. Stavo leggendo il tuo post e PdC mi fa "ma sei felice oggi? sorridi da sola...".
    Anch'io spero sia segno di speranza per tutti noi, anche egoisticamente, che ce n'è bisogno.

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  3. @Giuly grazie.
    Un abbraccio.

    @Amica, avevo sbagliato un congiuntivo!! Sto messa malissimo !!! :)
    Baci tanti.

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  4. "[...]
    Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual’è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore, de te, Altissimo, porta significatione.

    Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle, in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.

    Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dai sustentamento.

    Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

    Laudato si’, mi Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

    Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

    Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore, et sostengo infirmitate et tribulatione.[...]

    "
    Buona giornata, Tessi.

    Susibita

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  5. Sono le stesse cose che penso io. Solo che tu le scrivi in un modo che mi piace tanto, ma tanto.
    Raffaella

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  6. @Susi: mi hai riportato indietro nel tempo, ad un'estate di tanti, troppi anni fa, e un esame di riparazione a Settembre da preparare. Il programma di Letteratura di terza Superiore lo so ancora a memoria. Avevo 4, a Settembre ho preso 8.
    Baci !

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  7. Grazie Raffaella, veramente.
    Felice di averti qui.

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  8. Bellissimo post. Anch'io ho lasciato quelle piccole grandi trasgressioni che facevo da piccola ( :D )
    E confido in Francesco, che pare così diverso da questo sporco mondo corrotto di cui fa parte anche la Chiesa (o forse soprattutto la Chiesa?)
    Un abbraccio
    Manuela
    http://pensierinviaggioo.blogspot.it

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