Storie di tutte le cose visibili e invisibili



venerdì 11 gennaio 2013

Corpo e spirito




Beh, buon anno.
As far as I can tell nulla può essere peggio del 2012, ma al peggio non c’è mai fine, dicono. E con Saturno contro, czz ci posso fare io?

Dunque, avrei un sacco di cose di cui parlare.
Per esempio, potrei parlarvi delle vacanze Natalizie con i figliastri. Che se voi madri biologiche non vedevate l’ora di tornare a lavorare per disintossicarvi da aerosol, bambini a cozza, biscottini alla cannella, e regali dell’ultimo minuto, ecco … figuratevi io che i ragazzi manco sono miei.
Tanto carucci eh … ma peraltro stiamo a quota 11 e mezzo e 19 anni, qui altro che Fluibron e catarro, siamo in piena brufolite e voce stridula, scarpe numero 46 e Spongebob registrato su Sky (oltre a CENTINAIA di imbarazzanti trojate Disney programmate, che hanno inesorabilmente cancellato tutte le registrazioni dei miei film. Estczz).

Oppure potrei parlarvi del mio folle innamoramento per la Zumba.
Come ho fatto a vivere senza, non saprei.
L’unico modo divertente di perdere un chilo in un’ora.
Che a una certa età le attività in camera da letto sono tutt’altro che aerobiche.

Ho trascorso il Capodanno in un casale shabby chic sperduto in mezzo alle colline dell'Umbria. Nemmeno i passi sulla ghiaia facevano rumore.
Anche se io sono una filotoscana e il mio rifugio è lì e sarà sempre lì, proprio in quel punto magico tra il mare di grano e papaveri.

Il mio non-rapporto con Vaticano Spa e affini, direi che è noto.
Non simpatizzo, non frequento e polemizzo.

Però.
Sarà che per qualche misterioso motivo San Francesco mi emoziona.
Sarà che una volta, pochi mesi fa, in un momento di terribile sconforto e confusione, sono scappata dall’ufficio e sono andata nella chiesa a lui dedicata, in città, solo per guardarlo, e chiedere, o forse anche no. Solo per sentire un po’ di fresco nella testa.
Ma ogni volta che vado ad Assisi, ed entro nella Cripta, mi metto a piangere.
Che vi dirò che io piango sempre, quindi non faccio testo.
Sono incline alla più banale e vergognosa commozione.

Ma insomma, sono entrata, ho toccato la cera delle candele che non si possono accendere, mi sono chinata in quei banchi silenziosi, con gli occhiali da sole, ho sentito tanto dolore tutto intorno, e ho pianto.
Non ho chiesto nulla.
Non ho pregato.
Ho solo pianto, a capo chino, per un po’.

Poi sono uscita e ho mangiato torta al testo e formaggio.
Che per sembrare meno blasfema ho comprato una piccola croce di legno, che porto al polso, tanto carina… io che odio le croci, ma questa è diversa.

Così, volevo solo raccontarvi questo.

3 commenti:

  1. Io penso che dentro quella cripta si commuoverebbe pure Maometto.

    Poi vedi un po' tu, fai conto che io mi sto commuovendo ora.

    Susibita

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  2. @Susibita: difatti lo penso anche io ... è un po' come guardare "C'è posta per te" in piena sindrome premestruale. Solo un po' più mistico !!! Baci

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