Storie di tutte le cose visibili e invisibili



lunedì 18 giugno 2012

Pensieri in libertà, ovvero alcune di quelle cose che avrei sempre voluto dire e che vi daranno un sacchissimo fastidio

Perché non vorrei diventarvi troppo simpatica.
Perché mi sono scottata la schiena e non succedeva dal 1982.
Perché sono stufa di fare i tour de force nei week end per andare al mare, e vorrei che qualcuno mi dicesse che in una prossima vita almeno uno dei miei miseri micro sogni irrealizzabili si avvererà.

1)    Esistono le donne grasse, e per questo, di solito, c’è sempre rimedio. Basta chiudere la bocca.
Poi esistono le donne che hanno le gambe grosse. Inteso costituzionalmente.
Cioè con il diametro caviglia identico al diametro ginocchia.
Ecco, mi spiace tantissimo, ma per voi non c’è soluzione.
Quindi, vi prego, niente gonne al ginocchio.
Né ballerine, né sandali rasoterra.
Si impara a camminare sui tacchi senza soffrire, basta educarsi.
Il mondo ringrazia.

2)    Le zeppe non sono una comoda alternativa ai tacchi, le zeppe non sono un’alternativa.
E non è un’opinione soggettiva, è una dichiarazione apodittica.
Sono esteticamente inguardabili.
Non sono femminili.
Non slanciano la figura, perché non arcuano il piede.
Non regalano quell’andatura dondolante sexy tipica del tacco.
Non ci sapete camminare, sembrate delle disarticolate che trascinano una tavola di legno legata sotto la scarpa.
E se siete nane, sembrate ancora più nane, non so perché, ma è così.

3)    I bambini in spiaggia urlano e/o piangono. Generalmente tutte e due le cose insieme. Mi rendo conto che sono piccoli ed hanno tutti i diritti di essere insopportabili.
Ma voi genitori no.
Il fatto che tu abbia un figlio non ti da diritto di estendere il tuo dominio anche sugli spazi vitali degli ombrelloni altrui, perché abbiamo pagato uguale, non è che tu hai versato un obolo maggiore.
Odio puntualizzare l’ovvio, ma detesto calpestare i rastrelli di plastica lanciati sotto il mio lettino, e detesto gli strilli di tuo figlio a pochi centimetri dal mio timpano.
Alza quel culo moscio e portalo in riva al mare. Oppure dagli del Tavor. O portalo in montagna.
Ah, dimenticavo, sentirti sbraitare tutto il giorno “Pietro smettila di urlare che disturbi la signora” non ha aiutato per niente il mio disperato tentativo di pennica.
E’ stato allora che ho deciso di togliermi il reggiseno, per far vedere a tuo figlio che c’è di meglio, rispetto alle tue.

4)    I bambini dopo pranzo e dopo le 23 di sera hanno sonno.
Anche se avete avuto l’ardire di portarli in vacanza al mare.
Non c’è nulla di più triste di vedere bambini urlanti e capricciosi, ancora più confusi da genitori che si sforzano di distrarli creando talmente tanto nervoso a me, che figuriamoci al bambino “amore dai che ti compro lo zucchero filato ! vuoi andare nelle giostre? Dai che adesso andiamo a trovare il cuginetto !!! Mettiti giù nel passeggino e chiudi gli occhietti, non ti importa vero anche se siamo nella passeggiata pedonale di Riccione all’ora di punta del primo sabato estivo della stagione ?”.
E no, non avete anche voi diritto a divertirvi.
Non a discapito della salute mentale di vostro figlio, che peraltro, pare, avete messo al mondo in piena libertà.

5)    Dunque, quali verbi vi vengono in mente, istintivamente abbinati alla parola “figlio”?

Mettere al mondo > un figlio
Crescere > un figlio
Educare > un figlio

Ok. Pure a me.
Allora, crescere significa insegnare a diventare grandi, no?
Quindi, se avete insegnato a vostro figlio ad andare in bicicletta, fregandovene dei suoi strilli e le ginocchia sbucciate, perché a 25 anni continuate a prenotargli il parrucchiere e il dentista? E perché generalmente lo accompagnate pure?
Lasciatelo fare, ce la può fare.

Educare significa anche insegnare l’educazione, no?
I vostri figli adolescenti rientrano la sera dopo aver mangiato una pizza con cipolla, salamino, peperoni, cozze e vongole, fettine di orco e scaglie di cadavere, e se ne vanno a dormire senza lavarsi i denti.
Al mattino si infilano una maglietta e se ne vanno in giro con l’ascella fetente.
Io li sento, li sento per strada, li sento ovunque.
Per caso durante il parto vi si bruciano i neuroni olfattivi? Può darsi …
Mettetevi un memo in bagno “chiedere al cucciolo se si è ricordato di lavarsi i denti e le ascelle”. Anche se il cucciolo ha 25 anni, siete ancora in tempo.

9 commenti:

  1. concordo -quasi- su tutto. Salverei i (miei) sandali con la zeppa, ma bassina davanti e alta dietro, credimi sono bellissimi :)
    Sui mostriciattoli rompic. sto con te forever: in spiaggia, in piscina, al supermercato, negli uffici...
    Non ci sono più i genitori di una volta, ai quali era sufficiente guardarci male per zittirci in un secondo. Io speriamo che me la cavo.
    Giusi.

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  2. Dev'essere stata una domenica difficile!
    Oh, le zeppe! E' vero che i gusti...ma a me hanno sempre dato molto l'idea di grossolano, quando poi sono abbinate al cinturino alla caviglia diventano inguardabili!
    Che tristezza, oltre allo schifo, i giovani che non si lavano, ma a 25 anni i promemoria sono inutili, molto più efficace che l'amico/a ti scansi mettendoti di fronte all'evidenza.
    Ma la citazione su Riccione è casuale o davvero eri al mare lì? Ci saremmo quasi sfiorate, quasi...

    comunque si percepisce chiaramente che vivi una bella fase di transizione; chissà cosa ci riserveranno i prossimi post? Perchè ci terrai al corrente, vero?
    ciao
    LA LUNA NERA

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  3. Ragazze, non tentate di difendere le zeppe, non con me, sono indifendibili !!

    Luna, non ero a Riccione in realtà, ero in un'altra nota località di mare a 45 minuti da casa mia, il concetto è lo stesso però ...
    e per quanto riguarda gli afrori adolescenziali, sembra che tra di loro non se ne curino affatto ...

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  4. Sostanzialmente sono gli stessi motivi per cui non vado mai in spiagge attrezzate ma in quelle libere con un po' di respiro attorno. Se non posso, sto a casa. Almeno lì posso cazziare Magù in libertà, ma soprattutto non devo sopportare i figli degli altri. Sì, perchè ho un figlio e aspetto il secondo, ma non è che mi piacciano i bambini in generale. A malapena sopravvivo ai miei.
    Comunque: solo io becco adolescenti che si fanno il bagno nell'adidas noir ottenendo un effetto (quasi) altrettanto nauseabondo?

    Susibita

    p.s. la sfida topless alla mamma però è stata un colpo basso, mia biondissima jena ;D. Dai, poraccia.

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  5. Susibita: in realtà la mammina da spiaggia a zinne stava messa meglio di me, sai l'allattamento tardivo ...
    comunque gli adolescenti iperdeodorati e le ragazzette che camminano lasciando la scia di caramella meritano un post a parte ...

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  6. Effettivamente l'educazione dei bambini in spiaggia (e ahimè anche altrove) lascia a desiderare ... ma ... pensavo ... quanti post dedicati a sparare a zero sui figli degli altri!!! In genere chi è single e lavora tanto sa come evitararli (io almeno lo facevo ai "miei tempi") ... non è che c'è dell'altro???

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  7. Anonimo, o Anonima: ci sono tantissimi blog dedicati alle mamme, molti li seguo e mi piacciono. Ma mi domando: perchè tanti post dedicati ad osannare le mamme e i propri bambini? Quindi, credo sia una questione di punti di vista. Da parte mia c'è molta auto-ironia, e un po' di provocazione.
    Cerco inoltre di dar voce ad una minoranza. Le NON-mamme, a volte fastidiose, a volte infastidite.

    Ma ti prego, dimmi come facevi, ai tuoi tempi, ad evitare i figli degli altri.

    E soprattutto, giurami che ora i figli degli altri ti piacciono.
    Perchè io, onestamente, non ci credo ...

    Un abbraccio !

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  8. Oh no cara, i figli degli altri continuano a non piacermi molto (solo alcuni ... quelli ben educati, sarà un caso??!!?) e anche la mia a volte mi da' fastidio ... fa' parte del corredo genetico che ho, Non-Mamma Mamma!!! Ma si possono evitare, te lo assicuro!!!! :)
    Ed odio le generalizzazioni!!! ... ma mi piace la tua ironia!!!! Una bbraccio e buona giornata a te!!!!

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  9. Effettivamente evito come la peste i villaggi turistici e vado in vacanza ogni 3 anni per potermi permettere i resort di lusso vietati agli under 18 ...
    Baci !!!

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