Il mio mancato gradimento per quel gruppo (nonchè una mia certa propensione alle attenzioni ossessive nei suoi riguardi) - a mio avviso - è stato uno dei motivi per i quali una bellissima amicizia non si è mai trasformata in niente di più profondo.
Una fortuna per entrambi, con il senno di poi.
Comunque, il poveretto - ancora amico mio, peraltro - ha tentato invano di introdurmi alla musica dei suoi beniamini tentando varie strade: infilandomi qualche canzone a tradimento nell'I-Pod, lavorando a dei CD propedeutici con selezione dosata che avrebbero dovuto garantirmi fidelizzazione assoluta.
Ma niente.
Non sono riuscita a farmeli piacere.
Poi, a distanza di anni.
Succede che un sabato pomeriggio di quel sole e quel caldo che aspetto da un anno intero, e sono dal parrucchiere invece che al mare, prendo i miei boccoli fresci di balayage, pantaloncini e amatissime Asics, e me ne vado a correre nel mio posto magico.
Musica nelle orecchie, e si parte, consapevole che la piega andrà a farsi benedire.
Poi succede che dopo i miei 45 minuti di sudore mi fermo a respirare davanti ad un prato verde.
Sono le 18:30 e il cielo è perfetto, il sole è perfetto, la fatica mi fa sentire parte di quel prato, quel cielo, e il venticello che mi asciuga il sudore sulla nuca.
Ed è amore.
Innamoramento di quelli miei, ossessivi.
Il treno che parte in discesa.
Per una volta senza nessuno che possa frenarmi.
E da quel momento in poi sarà solo quello, in loop, per due giorni.
Nelle orecchie, questa:
Mi pare di vederti, dal parrucchiere!
RispondiEliminaE mi pare di rivedermi, negli innamoramenti ossessivi -- i miei, non so te, non solo musicali.
Allora quand'é, che fotografo la mia blogger preferita?
ma che dolce! qui deve ancora arrivare il sole, pioggia pioggia pioggia, e stanchezza, una sanchezza che come l'inverno sembra non finire più.
RispondiEliminaè bellissima !!
RispondiEliminae io i pearl jam li ho imparati ad apprezzare solo l'anno scorso ad una festa sulla spiaggia