Ci sono cose che non si possono scrivere o dire a nessuno perchè sono indicibili e inascoltabili.
Ci sono momenti in cui sei sola con tutto il tuo dolore e quello della tua famiglia, e ci sei solo tu a fare tutto, e vorresti un fratello o una sorella per poter staccare almeno un giorno, almeno mezzo, e fare le cose normali della gente normale.
Ma poi pensi che tanto tuo fratello o tua sorella, se esistesse davvero, probabilmente avrebbe una sua famiglia e sarebbe in vacanza al mare e poi sai "come si fa con i bambini?".
Io ho smesso di pregare perchè sembra non funzionare.
Ho smesso di mangiare perchè non va giù niente.
Ho smesso di piangere perchè nessuno mi deve vedere, e chi potrebbe vedere non vuole vedere.
Neanche voi meritereste tanta tristezza.
Quanto può durare un periodo così?
Fisicamente ed emotivamente, quando spazio e forza ci sono?
Il vuoto.
Il non sapere più che giorno è.
Non riuscire a provare gioia per niente.
Vedere la gente che ti vive intorno e sentirsi un marziano.
Pensieri orribili e definitivi.
E un'enorme solitudine.
E troppo tempo, o troppo poco, per pensarci.
Ti abbraccio se può servire a qualcosa e ti "sento". Lasciarli andare altrove è morire con loro. Tienigli la mano. Lo spazio e la forza sono sempre proporzionali al bisogno. E' incerdibile scoprire quanta forza abbiamo in certi momenti. Le cose indicibili e inascoltabili io le ascolto se vuoi e se vuoi ascolto anche le lacrime.
RispondiEliminaRaffaella
Grazie Raffaella.
RispondiEliminaRicambio il tuo abbraccio.
Ti mando un abbraccio ed un sorriso perchè tu ti senta un pochino meno sola.
RispondiEliminaLinda
ti sono vicina,
RispondiEliminasta morendo anche la mia mamma,
anche se io l'ho persa molto tempo fa,
la sua malattia l'ha fatta estraneare presto dal mondo e da me,
ma ora quell'involucro martoriato dal tempo e dalla malattia sta spegnendosi del tutto e altre possibilità, altri modi, altre occasioni di essere figlia non le avrò più
non c'è stata praticamente mai,
ma ora... mi sento spossata e persa, ora comincia a mancarmi veramente la mia mamma
paola
torno quì dopo qualche giorno e trovo che la tristezza è aumentata notevolmente. mi dispiace, so come ci si sente in certi momenti, desiderare di poter condividere con chi non esiste è una forma di "protesta" o almeno di tentata evasione mentale: non serve ma per qualche minuto aiuta.
RispondiEliminaIn queste circostanze ci accorgiamo di quanto poco possiamo decidere nella vita ma una cosa possiamo farla: chiedere aiuto, sostegno, comprensione o semplicemente una spalla per un pianto liberatorio. Perchè spesso, chi "non vuole vedere" vorrebbe tanto essere d'aiuto ma non sa proprio come fare. certe volte ci si deve arrendere: alla vita, agli altri, ai propri limiti. arrendersi e basta, anche perchè altro da fare, forse non c'è.
ti abbraccio forte, cara.
LA LUNA NERA
Tessy, leggo solo ora.
RispondiEliminaNon ti dico che devi essere forte, non ti dico che non devi piangere.
Ti abbraccio, davvero.
Susibita